
Un progetto ed un modello che funzionano, ma che evidentemente danno fastidio a qualcuno. E’ questo quanto si può desumere dal brutto atto di vandalismo che ha causato un grave danno ad un filare di piante del progetto “InBioWood” lungo la Fossa Maestra, in Comune di Villa Bartolomea.
Il progetto di cui parliamo è quello realizzato dal Consorzio di Bonifica Veronese, un esperimento innovativo di coltivazione di piante da legna, con la messa a dimora di 25 ettari di piantagioni policicliche permanenti nell’area delle Valli Grandi Veronesi e 45 chilometri di siepi lungo i fiumi Tartaro, Tione nelle Valli, Menago, Tregnon, Bussè e, appunto, Fossa Maestra. Si tratta, tra l’altro, di un progetto cofinanziato dalla Comunità Europea nell’ambito dello strumento finanziario “LIFE – Politica Ambientale & Governance”.
“Le piantagioni realizzate nell’ambito del LIFE+ InBioWood – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Veronese, Antonio Tomezzoli – costituiscono di fatto un catalogo a cielo aperto in grado di mostrare oltre 70 differenti schemi d’impianto, da cui Consorzi di Bonifica, enti pubblici e imprenditori agricoli potranno trarre spunto per replicare l’esperienza in altri contesti territoriali”.
Questo progetto del Consorzio ha un valore significativo, essendo da una parte un’attività utile per l’ambiente e, dall’altra, una possibile fonte di guadagno per gli agricoltori. Un lavoro che ha portato anche alla realizzazione di un manuale di coltivazione.
“Quello creato nella bassa veronese – prosegue il Presidente Tomezzoli – è un modello innovativo che, oltre alla produzione di legno, favorisce l’aumento della biodiversità, riduce la presenza di inquinanti nei corsi d’acqua, aumenta la fissazione dell’anidride carbonica e consente di mettere in atto azioni di sensibilizzazione e divulgazione. Un modello che funziona tanto che il numero di piante che muoiono è inferiore al cinque per cento, con una buona riuscita delle piantagioni, sia dal punto di vista dell’attecchimento che della funzionalità ecologica”.
Evidentemente però a qualcuno questo progetto non piace, tanto che qualche giorno fa gli operatori del Consorzio, recatisi lungo la Fossa Maestra in località San Zeno di Valle in Comune di Villa Bartolomea per monitorare l’andamento delle piantagioni, hanno fatto la brutta scoperta di trovarsi di fronte ad un tratto di oltre 250 metri dove tutte le piante messe a dimora, circa cento, sono state tagliate alla base, come si può vedere dalla foto.
“Si tratta di un gesto inqualificabile e che crea un danno ora difficilmente riparabile se non ripartendo da zero con la posa di nuove piante – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Veronese -. Un’azione grave che va a colpire, oltre al lavoro del Consorzio, anche l’intera comunità e l’idea stessa di coltivazione sostenibile”.