
Il 25 e 26 febbraio si è tenuta a Firenze la Conferenza Nazionale di ANBI Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, di cui fa parte anche il Consorzio di Bonifica Veronese.
Temi della due giorni sono stati “Acqua, motore della green economy” e “Le buone pratiche del territorio: le esperienze dei Consorzi di Bonifica”.
I lavori sono stati occasione per incontrare gli interlocutori principali dei Consorzi sul territorio – dai Ministeri ai Comuni, dalle Associazioni di Categoria alle Associazioni dei Consumatori – per confrontarsi sui grandi temi della gestione dell’acqua sul territorio nazionale.
Particolarmente incisivi gli interventi del Presidente e del Direttore di ANBI Francesco Vincenzi e Massimo Gargano.
“Attorno al futuro della risorsa idrica – ha spiegato Vincenzi – si gioca una partita determinante per il modello di sviluppo italiano. Per questo è ora di essere protagonisti di una battaglia culturale per consolidare una percezione della risorsa acqua che, seppure dominante nella coscienza dei singoli, non riesce ad essere tradotta con la determinazione necessaria a renderla protagonista nelle politiche di sviluppo del Paese. Per questo, stringiamo alleanze non solo con il comparto agricolo, ma con il mondo accademico, istituzionale, ambientalista e della società civile.”
“Gli interventi, ma soprattutto la sottoscrizione di protocolli d’intesa con Federconsumatori, Università IUAV di Venezia, Centro Italiano Riqualificazione Fluviale (C.I.R.F.) – ha proseguito il presidente ANBI – sono un’importante testimonianza del credito conquistato dai Consorzi di bonifica con il quotidiano lavoro a tutela del territorio.”
“La nostra storia è cambiata – ha aggiunto il direttore generale ANBI, Massimo Gargano – Stiamo frequentando il futuro, facendoci inseguire in campi quali quelli dell’innovazione e della trasparenza. La strada è segnata e le qualificate presenze registrate a Firenze dimostrano che il nostro sforzo è apprezzato e condiviso da crescenti settori della società, che credono in un diverso modello per il rilancio economico del Paese, al cui centro non può che esserci la tutela e la valorizzazione del territorio, indispensabile fattore di sviluppo.”