Siccità. La Rai gira un servizio con il Consorzio di Bonifica Veronese sul greto dell’Adige: “Situazione preoccupante”

Vantini

Questa mattina una troupe della Rai ha incontrato il Consorzio di Bonifica Veronese a Pescantina, per fare il punto sulla situazione di allarmante siccità che sta colpendo anche la provincia scaligera.

Ad oggi sono state registrate precipitazioni che sommano meno della metà della quantità di pioggia che solitamente scende nei mesi centrali dell’inverno. I livelli delle falde sono crollati, i fiumi hanno portate significativamente inferiori rispetto alle medie storiche del periodo e, cosa più grave, non c’è neve accumulata in montagna.

Ciò significa che, se le cose non cambieranno, già in primavera, al tempo dello scioglimento delle riserve nivali, ci si potrebbe trovare con fiumi e canali a secco. L’ultimo rapporto sulle risorse idriche pubblicato da Arpav mostra, infatti, un quadro preoccupante. A gennaio il dato medio delle piogge sul territorio regionale è stato di 28,1 millimetri, a fronte di una media registrata nei 28 anni precedenti di 59,2.

Proprio questi temi hanno affrontato con il giornalista della Rai, sul greto dell’Adige in evidente sofferenza, il presidente Vantini, il direttore generale Bin e il direttore tecnico De Antoni.

Il presidente Alex Vantini ha segnalato come forte sia la preoccupazione “per una situazione che, ad oggi, sembra poter creare problemi importanti alla nuova stagione irrigua che si aprirà il prossimo 15 aprile. Il Veneto è sempre stata una regione ricca d’acqua, ma ormai sono anni che dobbiamo confrontarci con un cambiamento delle condizioni che appare irreversibile e che chiede risposte ad ogni livello”.

“Questa siccità non è purtroppo una novità – ha aggiunto il direttore tecnico Andrea De Antoni -, già l’abbiamo registrata negli scorsi anni. Questo significa che, al di là delle condizioni contingenti, serve realmente pensare a soluzioni strutturali che permettano di affrontare quella che ormai sta diventando una situazione endemica”.

“Se la situazione non cambia c’è da aver paura – ha concluso il direttore generale Roberto Bin -. L’Adige di norma in inverno ha livelli bassi, ma il problema è che ad oggi mancano le riserve di neve. La stagione irrigua inizia a metà aprile, e fino ad allora possono succedere molte cose, ma, se dobbiamo guardare all’oggi, c’è poco da stare tranquilli”.

Il servizio andrà in onda sui telegiornali della Rai regionale.

Condividi con: