Piogge e rischio esondazioni: le vasche di laminazione del Consorzio di Bonifica Veronese proteggono i centri abitati

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Le forti piogge che in questi giorni sono tornate a colpire anche la provincia veronese stanno mettendo a dura prova i tanti corsi d’acqua che attraversano il territorio.

Nella bassa veronese solo l’apertura delle casse di laminazione ha evitato che una parte del centro di Cerea ed alcune aree del territorio del Comune di Bovolone finissero sott’acqua.

“Già nella mattina di lunedì 5 novembre il livello del Canossa sfiorava la sommità dell’argine e una ormai possibile tracimazione è stata evitata solo grazie all’apertura di entrambe le vasche che si trovano a monte dell’arrivo del corso d’acqua in paese. Stiamo parlando – spiega il Capo Settore Progettazione del Consorzio di Bonifica Veronese Ing. Alberto Piva – di due bacini che, messi insieme, contengono 290mila metri cubi d’acqua e che sono stati realizzati uno in località Piatton e l’altro nelle vicinanze del parco per prevenire situazioni di emergenza. Strutture che finora non era mai stato necessario utilizzare contemporaneamente”.

A causa dell’intensa pioggia il Consorzio di Bonifica Veronese ha dovuto usare per la prima volta anche un bacino che è in grado di contenere 19mila metri cubi d’acqua a Bovolone, per abbassare il livello del Menago.

“Queste situazioni di emergenza idraulica tendono ormai a ripetersi con allarmante frequenza – indica il Presidente del Consorzio di Bonifica Antonio Tomezzoli -. E’ quindi necessario realizzare e potenziare infrastrutture, come le vasche di laminazione, che hanno proprio lo scopo di fronteggiare in maniera efficace ogni situazione, per garantire la sicurezza dei centri abitati e delle vie di comunicazione. Certo, per fare tutto questo sono necessari maggiori investimenti da parte dello Stato e delle Regioni. Lavorare nella prevenzione è l’unica strada da percorrere per la vera salvaguardia del territorio”.

Spostandoci sul territorio, negli scorsi giorni a Villafranca ha creato qualche preoccupazione il tratto urbano del Tione, dove il fiume passa proprio nei pressi di zone densamente abitate.

La situazione anche qui risulta monitorata grazie al Consorzio di Bonifica Veronese, che tre anni fa ha realizzato un bacino di laminazione proprio per permettere uno sfogo del Tione in situazioni di grave emergenza.

Anche la zona sud est di Villafranca, che in passato era soggetta alla tracimazione del Tione, risulta ora protetta da una cassa di laminazione creata nella valle dei Molini, tra Sommacampagna e Valeggio, realizzata dal Consorzio di Bonifica Veronese sfruttando la conformazione naturale del terreno.

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