
Nonostante l’emergenza coronavirus, il Consorzio di Bonifica Veronese prosegue i fondamentali lavori per garantire la sicurezza idraulica sul territorio di Negrar, con il completo riassetto del nodo idraulico Novare-Vaio del Ghetto.
Svolgendo sul territorio strategiche funzioni pubbliche di difesa del suolo ed irrigazione, il Consorzio di Bonifica è infatti compreso tra le attività essenziali previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo scorso e può pertanto continuare ad operare, pur tra moltissime difficoltà.
I lavori principali in esecuzione prevedono la costruzione di uno scolmatore del torrente Novare nel Progno di Negrar (nella foto), una condotta interrata che devierà le piene del torrente alleggerendo così l’alveo naturale che prosegue verso Parona e che ha dimensioni giudicate insufficienti. La posa dei condotti scatolari è stata ultimata ancora a fine febbraio, con perfetto rispetto dei tempi previsti dalla cronologia di progetto. Rimane ora da eseguire solo il manufatto di sfioro e captazione: questa lavorazione ha purtroppo subìto uno stop di circa un mese a causa dell’emergenza sanitaria, ma riprenderà già con la settimana dopo Pasqua.
Sempre all’interno dello stesso intervento, sono appena iniziati anche i lavori di posa delle condotte scolmatrici in località Palazzina e presso la chiesa di Arbizzano. Anche questi si erano dovuti interrompere a causa della ritardata consegna delle tubazioni dall’azienda di Bergamo che le produce.
“Confidando nella piena ripresa della filiera produttiva – spiega l’Ing. Andrea De Antoni, Direttore Tecnico del Consorzio di Bonifica Veronese -, si conta di ultimare tutti i lavori entro la prima metà di giugno. Con le economie di cantiere si prevede poi di eseguire ulteriori interventi sul Vaio delle Bernardinelle, che miglioreranno ulteriormente la sicurezza idraulica dell’area”.
Nel frattempo, il Consorzio sta portando avanti sempre nel Comune di Negrar anche i lavori di sistemazione dell’alveo del torrente Novare, gravemente danneggiato dagli ultimi eventi alluvionali. Anche questo cantiere è stato frenato per più di un mese a causa della mancata consegna dei materiali da costruzione, ma si sta gradualmente riprendendo, tanto che, spiega l’Ing. Roberto Bin, Direttore Generale del Consorzio di Bonifica Veronese, “confidiamo di ultimare comunque i lavori entro il prossimo mese di luglio. L’intervento permetterà di consolidare e quindi conservare in perfetta efficienza le arginature esistenti, oltra a rendere il fondo dell’alveo, realizzato negli anni ‘30 dello scorso secolo, idoneo ad affrontare anche gli eventi meteorici più violenti”.
L’importo complessivo degli interventi è di 4 milioni e mezzo di euro, finanziati dal Commissario Delegato il Governatore del Veneto Zaia, con risorse provenienti dal Decreto Ministeriale emanato a seguito della tempesta Vaia che nell’ottobre 2018 aveva colpito duramente ampie aree del nord Italia.