Il Consorzio di Bonifica Veronese da il via alla stagione irrigua 2021. Tanti i timori legati alla siccità

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I primi mesi dell’anno hanno portato il Consorzio di Bonifica Veronese, l’ente che fornisce l’acqua di irrigazione a settanta Comuni della provincia scaligera, ad una decisa intensificazione dei lavori di manutenzione sugli impianti, sulle reti di distribuzione e sulle centrali irrigue, in previsione della nuova stagione irrigua che il 15 aprile vede la riapertura dell’irrigazione per le aziende agricole del territorio.

La speranza è quella di andare incontro ad una stagione estiva meno drammaticamente siccitosa della scorsa, anche se la situazione attuale certo non fa ben sperare.

Tanto che il Consorzio di Bonifica Veronese si era già visto costretto ad anticipare al primo aprile l’apertura delle prese di Sciorne e Colleoni per dare acqua alla zona dell’ex Agro Veronese, che a causa della presenza colture di seminativi sta soffrendo particolarmente questa totale arsura primaverile.

Il Presidente del Consorzio di Bonifica Veronese Alex Vantini.

“Negli ultimi mesi e nelle ultime settimane – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Veronese Alex Vantini – sono stati moltissimi gli interventi effettuati da uomini e dai mezzi su tutto il territorio. Scopo degli interventi è sempre quello di riportare tutto il sistema di distribuzione dell’acqua ad uso irriguo alla massima efficienza, per rispondere alle crescenti esigenze del territorio, prestando sempre la massima attenzione ai temi della sicurezza idraulica e della tutela ambientale. Un lavoro di grande impegno per la struttura consortile, anche da punto di vista economico se si considera che lo scorso anno solo per le manutenzioni abbiamo investito ben 13 milioni di euro, e la stessa cifra verrà investita anche quest’anno”.

Durante la stagione irrigua, che prosegue fino a settembre, il Consorzio riesce ad erogare ai terreni del veronese circa trecento milioni di metri cubi d’acqua. Uno sforzo enorme che, oltre a permettere tramite l’irrigazione l’attività e la sopravvivenza di piccole e grandi aziende agricole – che altrimenti semplicemente non potrebbero esistere – porta con sé il grande valore aggiunto di contribuire in maniera importante, tramite la filtrazione dell’acqua nel sottosuolo, all’incremento delle falde. Falde che senza il lavoro del Consorzio vedrebbero un progressivo impoverimento a causa dei cambiamenti climatici che registrano un aumento delle stagioni siccitose. Quindi l’irrigazione come servizio prezioso per l’agricoltura ma anche per l’intera comunità.

“Il Consorzio di Bonifica Veronese – aggiunge l’ing. Roberto Bin, direttore generale del Consorzio – fornisce l’irrigazione al territorio con tre modalità differenti. La prima è l’irrigazione strutturata in pressione, che opera su quasi diecimila ettari raggiunti da una rete di oltre mille chilometri di condotte interrate. La seconda è l’irrigazione strutturata a scorrimento, che copre venticinquemila ettari serviti da quasi duemila chilometri di canali a cielo aperto e condotte interrate. La terza modalità, l’irrigazione di soccorso, interessa la zona sud della provincia dove, attraverso un’opera continua di manutenzione ed una capillare rete di canali naturali ed artificiali di oltre duemila chilometri, permette di portare l’acqua a cinquantatremila ettari di terreni”.

“Da metà aprile – conclude il presidente del Consorzio di Bonifica Vantini – sono più di ventimila le ditte agricole che possono lavorare grazie all’acqua fornita dal Consorzio. Oltre a tutta la struttura amministrativa e tecnica sempre di supporto, dedichiamo alle attività specifiche dell’irrigazione più di sessanta persone”.

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