Il Consorzio di Bonifica Veronese converte l’irrigazione su 950 ettari a Verona e Bussolengo, per risparmiare acqua

Presentazione Bussolengo Progetto Conversione Irrigua Gennaio 2023 (13)

Si è tenuto nel teatro parrocchiale di Bussolengo pieno in ogni ordine di posti, con anche persone in piedi a testimoniare l’interesse per la questione, un incontro pubblico nel corso del quale i dirigenti ed i tecnici del Consorzio di Bonifica Veronese hanno presentato l’importante e strategico progetto di conversione irrigua tra Chievo e Bussolengo.

Ad introdurre l’illustrazione del progetto è stato l’ing. Roberto Bin, direttore generale del Consorzio di Bonifica Veronese. “L’opera – ha spiegato Bin, dopo aver ricordato il percorso normativo che ha portato al finanziamento dell’intervento – non solo raggiungerà molteplici e importanti obiettivi per l’esercizio irriguo, ma dischiude anche ricadute positive in ambito urbanistico: Riconversione ed efficientamento dell’attuale sistema irriguo; risparmio idrico, fino a un metro cubo al secondo in meno; riduzione delle perdite idriche e produzione di energia rinnovabile”.

Il progetto si compone, sostanzialmente, di tre interventi, apparentemente distinti tra loro ma che in realtà, sfruttando al meglio le opportunità offerte dal territorio e dalle infrastrutture irrigue esistenti, si integrano l’un l’altro per dare luogo ad un modello assolutamente sostenibile di gestione della risorsa idrica.

Ad illustrare le caratteristiche dell’intervento è stato l’ing. Andrea De Antoni, direttore tecnico del Consorzio: “Il progetto prevede la conversione irrigua di 950 ettari nei Comuni di Verone e Bussolengo, serviti a scorrimento in parte dall’ex Consorzio Agro Veronese e in parte dall’ex Consorzio Adige Garda. Grazie all’irrigazione in pressione si potrà quindi contare su un risparmio del 50% dell’acqua utilizzata ed inoltre parte dell’energia necessaria al sollevamento, fino al 60%, verrà fornita dal nuovo impianto idroelettrico del Chievo, con conseguente riduzione delle spese”.

“Procederemo – ha proseguito De Antoni – con l’ammodernamento del canale Diramatore di San Giovanni per un tratto di circa due chilometri, per raggiungere il risultato di ridurre le perdite della fatiscente struttura attuale, e realizzeremo una centralina idroelettrica ad acqua fluente finalizzata a utilizzare il salto ricavato dalla ricalibratura per produrre energia rinnovabile per oltre un milione di kWh durante la stagione irrigua”.

“Basta osservare le condizioni dell’Adige e del lago di Garda in questi giorni per rendersi conto della gravità della situazione idrica che stiamo vivendo – ha concluso il direttore tecnico del Consorzio di Bonifica, dopo le numerose domande arrivate dal pubblico -. Se oggi dovessimo aprire l’irrigazione non potremmo prelevare dall’Adige nemmeno un metro cubo d’acqua. Le conversioni irrigue da scorrimento a pressione che il Consorzio di Bonifica sta realizzando in diverse aree della provincia veronese sono l’unica risposta possibile a cambiamenti climatici diventati ormai endemici”.

L’importo complessivo dell’intervento è di 24.300.000 euro, interamente finanziati con fondi PNRR. I bandi di gara per l’affidamento dei lavori sono già stati pubblicati e la conclusione dei lavori è prevista per l’apertura della stagione irriga 2026.

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