
Il Consorzio di bonifica Veronese svolge sul territorio importanti funzioni pubbliche di difesa del suolo ed irrigazione, e pertanto è compreso tra le attività essenziali previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo scorso.
Il Consorzio gestisce, infatti, infrastrutture irrigue che si estendono per 6.500 chilometri, servendo una superficie coltivata di circa 90mila ettari e garantendo, attraverso l’approvvigionamento idrico, la produttività delle aziende agricole che alimentano l’importante filiera agroalimentare veronese.
Tuttavia, oltre altri imprenditori agricoli, esiste sul territorio anche un enorme numero di altri utilizzatori irrigui che si prendono cura di orti, prati, pascoli, piccoli appezzamenti coltivati e giardini, e che beneficiano del servizio di irrigazione. Molti dei quali risiedono in Comuni diversi rispetto al terreno coltivato o, addirittura, fuori provincia.
L’acqua viene fornita dal Consorzio di Bonifica al territorio con modalità differenti: attraverso sistemi di tubazioni in pressione, canali a cielo aperto in terra ma, soprattutto, con canalette in calcestruzzo a scorrimento per gravità, estese sul territorio per ben 1.350 chilometri, in cui il Consorzio immette una quantità elevata di acqua per soddisfare i fabbisogni di tutti gli utenti irrigui che vi attingono.
Si tratta di un sistema distributivo complesso, la cui regolazione avviene attraverso l’apertura e chiusura di bocchette, in sequenza progressiva, ad opera degli utenti che hanno le canalette sul confine dei loro appezzamenti, seguendo turnazioni rigide e prestabilite dal Consorzio in appositi cedolini orari, elaborati per ogni stagione irrigua che si apre il 15 aprile e termina il 30 settembre. Utenti che hanno quindi la responsabilità di gestione dell’acqua nelle canalette, attraverso azioni di manutenzione e pulizia del proprio tratto, nonché di apertura e chiusura delle bocchette, nei giorni ed orari prestabiliti dal proprio turno.
Questo in quanto sia l’incuria che la mancata apertura della bocchetta, comporterebbero la tracimazione dell’acqua e l’inevitabile inondazione di strade, manufatti o fabbricati, causando danni a cose e persone e venendo meno la sicurezza idraulica di un territorio.
In previsione dell’apertura della stagione irrigua al 15 aprile, il Consorzio ha provveduto a recapitare, a ciascun utente irriguo il proprio cartellino orario.
Tuttavia si è posta – in questa fase di limitazioni gravi alla possibilità di circolazione – la problematica dello spostamento dalla residenza al terreno servito dall’irrigazione a scorrimento, soprattutto per tutti gli utenti irrigui non imprenditori, che hanno comunque la necessità di garantire la produttività agricola e soprattutto di manutentare la canaletta e di aprire le bocchette.
Per questo motivo il Consorzio di Bonifica Veronese, informato il Prefetto di Verona, rilascia a tutti coloro che hanno ricevuto il proprio orario irriguo un’attestazione che certifica la necessità di spostarsi sul territorio per compiere le operazioni atte a garantire la produttività agricola (arature, fresature, semina, sfalci, diserbi, ecc) e per compiere le indispensabili manovre idrauliche atte a garantire la sicurezza del territorio.
Questa certificazione va accompagnata da una autodichiarazione, sulla base di quella predisposta dal Ministero degli Interni, in cui ogni utente deve indicare che lo spostamento è dovuta ad una situazione di necessità: garantire la produttività agricola e la sicurezza idraulica.
La certificazione del Consorzio è scaricabile cliccando sul pulsante qui sotto.