
Seduta straordinaria a San Giorgio in Salici per il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica Veronese, l’ente che fornisce l’irrigazione a settanta Comuni della provincia scaligera.
Mercoledì 20 settembre Presidente, Amministratori e Dirigenti del Consorzio si sono, infatti, ritrovati presso l’Azienda Agricola Venciu di Angelo e Federico Venturelli.
Motivo è stata una seduta del CdA consortile che, oltre che per affrontare i temi all’ordine del giorno, è stato motivo per una prima analisi della stagione irrigua appena terminata, che a causa dell’eccezionale siccità e della conseguente riduzione di prelievi dal fiume Adige ha messo a dura prova la struttura consortile.
Nonostante la grave situazione ambientale – hanno spiegato gli Amministratori del Consorzio – siamo riusciti a garantire il servizio di irrigazione in ogni momento della stagione, riuscendo a dare risposte efficaci ad una richiesta che proveniva dalle aziende agricole del territorio e che in alcuni momenti si era fatta drammatica.
Ad ospitare il CdA, come si diceva, l’Azienda Agricola Venciu, un’eccellenza del territorio con la sua linea di prestigiosi vini. Angelo Venturelli, che con il figlio Federico gestisce l’Azienda, ha tra l’altro forti legami con il mondo della bonifica in quanto è stato sia Presidente del Consorzio di Bonifica Adige Garda sia Vicepresidente del Consorzio Veronese.
Proprio prendendo come insegnamento da quanto accaduto la scorsa estate – ha aggiunto il Presidente del Consorzio di Bonifica, a margine della serata – è necessario che tutti siano consapevoli della necessità di una radicale evoluzione delle modalità di distribuzione dell’acqua, in maniera da trasformare gli antiquati sistemi a scorrimento ancora presenti in molte importanti aree del comprensorio, da Valeggio sul Mincio passando per tutto il villafranchese fino a San Giovanni Lupatoto, nei moderni sistemi a pressione che il Consorzio ha già realizzato nell’area della Valpolicella. Sistemi che, se introdotti, permetterebbero da subito un risparmio anche del 50% dell’acqua. Queste trasformazioni irrigue – ha spiegato il Presidente Tomezzoli – costituiscono un’esigenza che, se fino a qualche anno fa poteva sembrare secondaria, oggi la cronaca quotidiana ci indica come invece fondamentale proprio per la rilevanza di vero oro blu che sta assumendo la risorsa acqua. Il Consorzio di Bonifica Veronese ha già pronti e cantierabili progetti per quasi 100 milioni di euro che potrebbero veramente trasformare radicalmente il volto dell’irrigazione nel veronese. Servono però finanziamenti adeguati, ed una nuova consapevolezza che su questo fronte si gioca realmente tanto del futuro economico ed ambientale del nostro territorio.