Giornata Mondiale dell’Acqua. Vantini: “Il problema della siccità è ormai strutturale, il Consorzio di Bonifica Veronese realizza tre interventi per il risparmio idrico”

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La Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra oggi 22 marzo, arriva proprio in un momento nel quale la grave situazione di sofferenza idrica dell’Adige è sotto gli occhi di tutti.

“Ad oggi in Veneto e nel veronese sono state registrate precipitazioni che sommano meno della metà della quantità di pioggia che solitamente scende nei mesi centrali dell’inverno. I livelli delle falde sono crollati e, cosa più grave – spiega l’ing. Roberto Bin, direttore generale del Consorzio di Bonifica Veronese – non c’è neve accumulata in montagna. A soffrire di questa situazione saranno soprattutto le coltivazioni da frutto, ma è in generale un problema che investe pesantemente tutto il settore agricolo della nostra provincia”.

Il problema non nasce oggi ed è dovuto principalmente ai sempre più impattanti cambiamenti climatici, che ormai si registrano da anni. Per questo motivo servono azioni energiche in controtendenza, che il Consorzio di Bonifica Veronese, l’ente che fornisce l’irrigazione a settanta Comuni della provincia, sta portando avanti anche attraverso la realizzazione di tre grandi interventi di riconversione irrigua da irrigazione a scorrimento a pressione, che comporteranno un risparmio della risorsa acqua anche del 50%.

I tre interventi, finanziati dal Programma di Programma di Sviluppo Rurale Nazionale per 20 milioni di euro, interessano gli impianti di Palazzolo, Coronini e Ca’ degli Oppi. Il termine previsto per la conclusione dei lavori è la tarda primavera per gli impianti di Coronini, l’autunno del 2022 per l’impianto di Ca’ degli Oppi e la primavera del 2023 per l’impianto di Palazzolo.

La trasformazione irrigua è realizzata mediante una nuova rete di tubazioni in ghisa sferoidale per i diametri maggiori di 300 mm e in polietilene per diametri minori. L’acqua sarà fornita alle aziende consorziate mediante bocchette, con portate da 5 o 10 l/s in dipendenza della minore o maggiore estensione degli appezzamenti. A ciascuna di esse il Consorzio, prima dell’inizio della stagione irrigua, consegnerà l’orario irriguo valido per tutta la stagione.

L’impianto attuale di Palazzolo nei Comuni di Sona e Bussolengo è stato costruito circa 70 anni fa e funziona a scorrimento con sollevamento meccanico: ciò significa che l’acqua viene pompata di 30 m da un canale irriguo e poi riversata in una rete di tubazioni e canalette. La portata massima è di 750 l/s a servizio di una superficie di 760 ettari. Come centrale di sollevamento sarà utilizzato l’edificio dell’impianto esistente, con sostituzione delle elettropompe e dei quadri elettrici. Presso la centrale è già in funzione una vasca dissabbiatrice ampiamente sufficiente anche per il nuovo impianto dato che funziona bene con quello attuale che deriva una portata doppia.

La conversione irrigua di Coronini riguarda una superficie di circa 500 ettari attualmente irrigata a scorrimento per gravità naturale da alcuni dispensatori secondari e terziari. La nuova centrale in località Coronini è stata completa nelle sue strutture esterne, come pure la vasca di sedimentazione. Nel corso dello scorso autunno sono state posate le opere idrauliche e gli impianti elettrici, compresa la cabina esterna in media tensione, nonché l’opera di presa al diramatore irriguo “Sommacampagna” e il filtro a tamburo rotante.

La conversione dell’impianto di Ca’ degli Oppi in Comune di Oppeano riguarda una superficie attualmente irrigata a scorrimento per gravità naturale di 550 ettari. Per ospitare i gruppi elettropompa sarà riutilizzata una centrale esistente, che in passato ospitava le pompe per il sollevamento con scorrimento.

Terminati i tre interventi, la lunghezza della rete di tubazioni in pressione del Consorzio aumenterà di circa 160 km, passando da circa 830 a 990 km, mentre la superficie agricola irrigata in pressione aumenterà di oltre 1 800 ettari, passando da 9 736 a 11 546 ettari.

“E’ forte la preoccupazione per una situazione che, ad oggi, sembra poter creare problemi importanti alla nuova stagione irrigua che si aprirà il prossimo 15 aprile – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Veronese Alex Vantini -. Il Veneto è sempre stata una regione ricca d’acqua, ma ormai sono anni che dobbiamo confrontarci con un cambiamento delle condizioni che appare irreversibile e che chiede risposte ad ogni livello. Questa siccità non è purtroppo una novità, già l’abbiamo registrata negli scorsi anni. Questo significa che, al di là delle condizioni contingenti, serve realmente pensare a soluzioni strutturali che permettano di affrontare quella che ormai sta diventando una situazione endemica. Se la situazione non cambia c’è da aver paura: l’Adige di norma in inverno ha livelli bassi, ma il problema è che ad oggi mancano le riserve di neve. Se dobbiamo guardare all’oggi, c’è poco da stare tranquilli”.

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