Giornata dell’Acqua: il Consorzio di Bonifica veronese in prima linea per la tutela dell’”oro blu”, al servizio dell’ambiente e delle aziende agricole del territorio

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 Il Consorzio di Bonifica, che ha sede in Strada della Genovesa a Verona, si estende su una superficie di 160mila ettari, comprendendo 70 Comuni della provincia di Verona, e fornisce l’irrigazione al territorio con tre modalità differenti.

La prima è l’irrigazione strutturata in pressione, che opera su quasi diecimila ettari raggiunti da una rete di oltre mille chilometri di condotte interrate. La seconda è l’irrigazione strutturata a scorrimento, che copre venticinquemila ettari serviti da quasi duemila chilometri di canali a cielo aperto e condotte interrate. La terza modalità, l’irrigazione di soccorso, interessa la zona sud della provincia dove, attraverso un’opera continua di manutenzione ed una capillare rete di canali naturali ed artificiali di oltre duemila chilometri, permette di portare l’acqua a cinquantatremila ettari di terreni.

“Dall’inizio della stagione irrigua che si apre aprile – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Veronese Alex Vantini – sono quasi dodicimila le ditte agricole che ogni anno possono lavorare grazie all’acqua fornita dal Consorzio. Oltre a tutta la struttura amministrativa e tecnica sempre di supporto, dedichiamo alle attività specifiche dell’irrigazione più di sessanta persone. Intensa è sempre anche l’opera delle squadre manutenzione, che nel corso dell’estate assicurano che gli impianti lavorino in efficienza”.

Durante la stagione irrigua il Consorzio di Bonifica eroga alle campagne veronesi circa trecento milioni di metri cubi d’acqua. Ricchezza vera per il territorio e non solo per l’agricoltura, con il grande valore aggiunto di contribuire in maniera determinante alla vivificazione delle falde, dei fontanili e dei corsi d’acqua del basso veronese, che senza l’apporto irriguo presente da oltre un secolo vedrebbero un progressivo impoverimento a causa dei cambiamenti climatici che registrano un aumento delle stagioni siccitose. Uno sforzo enorme in termini di esercizio, sorveglianza, manutenzione e costi di energia elettrica.

Nel frattempo, sempre nell’ottica della realizzazione di impianti a pressione che permettono la razionalizzazione della fornitura dell’acqua ai terreni, riducendo quasi a zero i rischi di spreco di questa preziosa risorsa, il Consorzio procede costantemente ad appaltare importanti interventi che cambieranno il volto dell’irrigazione in aree strategiche della provincia scaligera.

Solo per citarne alcuni, il Consorzio di Bonifica Veronese sta provvedendo alla conversione irrigua del Bacino di Cà degli Oppi nei Comuni di Oppeano e Bovolone, alla conversione irrigua dell’impianto a scorrimento con sollevamento meccanico di Palazzolo nei Comuni di Sona e Bussolengo e alla conversione irrigua della zona irrigata a scorrimento nella fascia pedecollinare dei Comuni di Villafranca e Sommacampagna.

“Questi tre interventi – indica il Direttore Generale, l’Ingegnere Roberto Bin – hanno un costo complessivo di 20 milioni di euro e sono finanziati con fondi comunitari dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a seguito di una selezione nazionale che ha premiato i migliori 19 progetti su oltre 70 presentati da altrettanti Consorzi di Bonifica di tutta Italia”.

Come si diceva, scopo principale degli interventi in corso sul territorio è quello di efficientare gli impianti e le infrastrutture di irrigazione in maniera da utilizzare al meglio la risorsa acqua che, a causa di stagioni progressivamente più siccitose, sta diventando sempre più preziosa. Finalità di ogni intervento è sempre anche la fondamentale tutela idraulica del territorio e delle comunità che lo abitano.

“La Giornata Mondiale dell’Acqua riporta in primo piano il problema della grave carenza di infrastrutture idriche anche nella provincia scaligera – indica il presidente Vantini -. Il nostro territorio ha necessità di una radicale evoluzione delle modalità di distribuzione dell’acqua, in maniera da trasformare gli antiquati sistemi a scorrimento ancora presenti in molte importanti aree del comprensorio nei moderni sistemi a pressione, che il Consorzio sta già realizzato. Sistemi che, se introdotti ovunque, permetterebbero da subito un risparmio anche del 50% dell’acqua. Altra necessità fondamentale, che da tempo il Consorzio segnala, è quella della realizzazione di adeguate vasche di invaso che permettano di trattenere le acque che ormai precipitano con modalità sempre più simili ad altre latitudini, vere e proprie bombe d’acqua, e che scorrono e se ne vanno senza portare benefici al territorio ma creando solo danni. Queste trasformazioni irrigue e questi interventi infrastrutturali – prosegue Vantini – costituiscono un’esigenza che, se fino a qualche anno fa poteva sembrare secondaria, oggi la cronaca quotidiana ci indica come invece fondamentale proprio per la rilevanza di vero oro blu che sta assumendo la risorsa acqua”.

“Per prepararci ad ogni evenienza – conclude il Direttore Generale Bin – abbiamo comunque messo in campo lungo tutto questo inverno uomini e mezzi per lavorare al ripristino e alla manutenzione capillare dell’intera rete di distribuzione dell’acqua. Lo scopo è quello di arrivare ad aprile, con l’apertura della nuova stagione irrigua, nella miglior condizione di efficienza possibile degli impianti, in maniera da salvaguardare e garantire il fondamentale servizio idrico al territorio”.

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