“Grazie per gli interventi che avete effettuato sulle risorgive”. La Riseria Ferron scrive al Consorzio di Bonifica Veronese
31 Maggio 2017
Negli scorsi mesi, approfittando del periodo invernale, il Consorzio di Bonifica Veronese ha eseguito una serie di manutenzioni sui corsi d’acqua della provincia di Verona che ricadono nella sua competenza. Interventi in questa direzione sono stati effettuati sui fontanili della Fossa Toniola in Comune di Buttapietra e della Fossa Calfura in Comune di Povegliano, due tra le più importanti “teste” di risorgiva esistenti nella fascia di territorio situata ai margini meridionali dell’alta pianura veronese, tra Mozzecane e San Giovanni Lupatoto.
Tutti i corsi d’acqua della pianura veronese sono originati da risorgive, tra questi i più importanti sono il Tartaro, il Tione, il Menago, il Tregnon ed il Bussè, che oltre alla funzione irrigua svolgono anche la funzione di scolo delle acque di origine meteorica.
Oggi le risorgive sono giustamente apprezzate anche per il loro valore ecologico poiché al loro interno possono svilupparsi ricchi ecosistemi acquatici ad alta biodiversità. Tuttavia, il prezzo da pagare affinchè questi ambienti possano sopravvivere preservando la loro duplice funzione irrigua e naturalistica, è costituito dalla periodica manutenzione da svolgere tanto sul fondale, con espurgo dei sedimenti e ripresa delle frane, tanto lungo le rive, con il taglio selettivo delle piante ad alto fusto, cura del sottobosco, rimozione dei rifiuti e manutenzione delle banchine praticabili. In mancanza di questi interventi, la risorgiva è destinata gradualmente ad interrarsi, trasformandosi in una boscaglia invasa da specie per lo più infestanti, spesso attaccata da rampicanti ed aggrediti da funghi che ne determinano lo schianto dopo alcuni anni.
Gli interventi realizzati sulla Fossa Toniola e sulla Fossa Calfura dal Consorzio di Bonifica Veronese sono stati attuati in modo innovativo, attraverso il diradamento preliminare della boscaglia degradata, la rimozione dei rifiuti, lo spurgo del fondale e, in particolar modo, della formazione di una banchina a lato della sponda, che consentirà il transito di pedoni e di piccoli mezzi d’opera, che potranno intervenire senza intaccare la vegetazione ripiantumata.
A commento degli interventi effettuati è arrivata presso il Consorzio di Bonifica Veronese una significativa lettera di uno dei titolari della rinomata Riseria Ferron di Isola della Scala, che riproduciamo.
Gabriele Ferron.
Sono Gabriele Ferron della Riseria Ferron di Isola Scala e da ben 5 generazioni lavoriamo il riso Vialone Nano nella Pila Vecia, un opificio storico ancora in funzione dal 1650.
La mia famiglia ed io siamo da sempre legati alla nostra terra e a tutto quello che circonda l’agricoltura. Il sole è una benedizione di Dio, le acque sono state sapientemente incanalate e governate dall’uomo affinché possano irrigare le campagne.
Negli anni passati ho visto, purtroppo, risorgive inerti e abbandonate ad un triste destino, senza nessuno che si preoccupasse di preservare quel luogo sacro.
Qualche giorno fa sono passato da Castel D’Azzano in zona Madonna dell’Uva Secca e mi sono emozionato vedendo ruspe e mezzi meccanici che pulivano e arginavano la risorgiva della zona da cui scaturiscono acque limpide che fluiscono fino alle nostre campagne.
Questa importante opera viene realizzata dal Consorzio di Bonifica al quale vanno i miei più vivi e grati complimenti.
Vi ringrazio nuovamente perché state donando alle nuove generazioni un’indispensabile fonte di vita.
Augurando buon lavoro e lungimiranza, vi porgo cordiali saluti.