
L’attuale situazione meteorologica, caratterizzata da importanti cambiamenti dei regimi di precipitazioni meteoriche, va affrontata attraverso una serie di interventi complessi che riguardano la difesa del territorio e degli abitati, un più razionale uso delle acque meteoriche e l’individuazione di tecniche agricole che privilegino sistemi di irrigazione ad alta efficienza e l’uso di coltivazioni meno esigenti dal punto di vista idrico.
Di questo si parlerà lunedì 8 maggio, alle 17, all’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona con la partecipazione degli esperti Dino Zardi, Membro Effettivo dell’Accademia e Professore Ordinario di Fisica dell’atmosfera all’Università di Trento, Andrea De Antoni, Direttore tecnico del Consorzio di Bonifica Veronese (nella foto) e Giustino Mezzalira, Dottore forestale. L’introduzione dei lavori sarà a cura di Massimo Valsecchi, Segretario dell’Accademia, mentre a moderare l’incontro sarà Giovanni Rizzotti, Membro Effettivo dell’Accademia.
“L’agricoltura utilizza grandi quantitativi di acqua per fini irrigui ma non li consuma”, afferma Giustino Mezzalira. “Anzi, in molti contesti le attività agricole possono contribuire a creare scorte strategiche di acqua derivandola dai fiumi e infiltrandola nel suolo. Un ottimo esempio sono le aree forestali di infiltrazione, ma anche le tradizionali tecniche di irrigazione a scorrimento possono indirettamente contribuire a rimpinguare le falde. È quanto oggi viene indicato come «coltivare l’acqua». Altre opportunità di risparmiare acqua sono legate alle tecniche agronomiche e alle scelte colturali”.
Per Dino Zardi “Verona ha una lunga storia di osservazioni meteorologiche, patrocinate fin dalla fine del Settecento, agli albori della meteorologia moderna, proprio dall’Accademia. In tempi più recenti il concorso di varie istituzioni pubbliche, in particolare l’Arpav, e di varie altre organizzazioni, soprattutto le associazioni meteoamatoriali, ha ulteriormente ampliato la base di dati disponibili, consentendo analisi approfondite e quantitative delle tendenze in atto”.
L’ing. Andrea De Antoni illustrerà le opere irrigue che a partire dal XIX secolo sono state realizzate nel comprensorio consortile e di come esse si sono evolute per fare fronte alle mutate esigenze dell’economia agricola, che oggi deve competere sul mercato globale adattandosi ai repentini effetti del cambiamento climatico.
L’incontro si terrà in presenza e in diretta live streaming visibile dalla pagina Facebook e dal canale Youtube dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona.